martedì 4 novembre 2014

LEZ 2 - La pubblicità -

novembre 2014
lezioni di Marketing & Management
a cura del prof. Corrado Corradini


Durante la seconda lezione di marketing abbiamo parlato di pubblicità e di come questa sia in grado di influenzare o meno il potenziale cliente.
Arma vincente per vendere bene è studiare l'emozione adatta ad ogni prodotto. Il prodotto infatti deve essere sempre associato ad una particolare emozione capace di fare colpo e in grado di influenzare il comportamento consumistico, incoraggiando le vendite. L'emozione è un elemento fondamentale che ha sempre guidato l'uomo.
Un esempio è quello di Steve Jobs che con il suo prodotto, l'i-pod, aveva l'intenzione di vendere qualcosa di emozionante: la possibilità di tenere in tasca un milione di canzoni in grado di toccare il cuore della gente, come solo la musica è capace di fare.
La pubblicità usa lo stesso sistema, punta sulle emozione e sui valori del target che vuole raggiungere. Per questo motivo spesso viene usata la pubblicità di tipo sessuale, la più potente, che trasmette valori palesi o nascosti, di tipo raffinato o volgare.
In particolare è la figura della donna che viene impiegata maggiormente.
"Gli uomini agiscono, le donne appaiono. Gli uomini guardano le donne. Le donne guardano se stesse mentre sono guardate. [...] L'osservatore delle donne è maschile; l'osservata femminile. Così lei si trasforma in oggetto. Più specificamente in oggetto di visione."

Il valore del mercato pubblicitario nel 2013 era di circa 2 miliardi di euro. Esso vale per la maggior parte dalla tv, dai quotidiani, dalla radio e internet che sono i padroni della pubblicità.
Il messaggio pubblicitario spinge ad una scelta. Indipendentemente dalla scelta che facciamo generiamo un vortice, un movimento di espulsione e di attrazione (concetto alla base della svastica, antico simbolo di movimento).
L'uomo infatti è concepito dal mercato come uno spazio, un campo vuoto, un cerchio libero in cui esso si può muovere. Il cerchio è il miglior campo perché in esso non ci sono equilibri prestabiliti come nel quadrato. Il centro di esso rappresenta la nostra coscienza. 
L'uomo è infatti in una situazione di stasi finché non viene a contatto con input esterni che generano movimento e lo influenzano fino a fargli cambiare opinione.
Il concetto di dualità, di mi piace e non mi piace, è alla base delle scelte dell'uomo.

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