21 novembre 2014
lezioni di Marketing & Management
a cura del prof. Corrado Corradini
presso la LABA di Torbole sul Garda
Nella lezione precedente ci siamo soffermati sulla definizione di prezzo reale, di prezzo emotivo e di intenzione d'acquisto. Abbiamo sottolineato che l'intention to buy deve essere mediata tramite un'emozione che riesca ad abbassare la percezione del prezzo del prodotto (normalmente si percepisce come 30/33% in meno) altrimenti diventa un sacrificio, una frustrazione non favorevole che implica il mancato acquisto o l'acquisto di un prodotto sbagliato. Il prezzo reale e quello emotivo vengono filtrati dalla mente in base ai valori della quotidianità; al momento dell'acquisto è uno di loro a prevalere sulla mente dell'acquirente.
In questa lezione ci siamo concentrati invece sulle emozioni provenienti dal linguaggio, dalle parole, dai suoni, ma anche dai segni e dai simboli che incontriamo quotidianamente. Infatti ogni suono o segno connota una vibrazione specifica che viene associata ad un colore o ad un'emozione e presenta, se conosciuto, un'energia. Quindi anche con suoni e simboli si vendono i prodotti e si fa Marketing.
La mente del consumatore come prima cosa legge le immagini, genera energia e analizza il prodotto dandogli una valutazione positiva o negativa, piace o non piace. Questa è la prima comunicazione di base su cui si fonda tutta la pubblicità.
Tutto ciò viene chiamato Mind Marketing, una scienza basata sullo studio della psiche del consumatore. Il suo compito è capire il motivo per cui il consumatore sceglie un prodotto rispetto ad un altro; davanti a più scelte la mente umana attiva automaticamente i sensi, appoggiandosi a colori, suoni, segni che emozionano, influenzando così la scelta d'acquisto. Per questo motivo il Mind Marketing studia l'inconscio attraverso test, interviste ed altro. Durante la lezione abbiamo provato personalmente a fare un test interessante: ci è stato domandato quale tra le vocali AEIOU si può definire quella più profumata e quella più maleodorante. Le risposte sono state similari: la E si è rivelata quella più profumata, la U quella più maleodorante. Ciò dimostra come sia presente una preferenza collettiva. Tramite molti altri e differenti test il Marketing può analizzare il pensiero del consumatore e comprendere le sue scelte inconsce e usarle nelle sue strategie di vendita, come nel nome, nel packaging e nella pubblicità.
Per comprendere però la pubblicità del prodotto è necessario che il consumatore abbia determinati valori per decodificare quelli del prodotto. C'è quindi bisogno di trovare un target che abbia valori collettivi per riuscire a comunicare. Infatti i valori sono differenti anche tra le culture ed anche per questo motivo spesso le pubblicità di uno stesso prodotto sono differenti nei diversi paesi.
Esistono tre driver che influenzano le nostre azioni. Il driver energia, alla base di tutto, capace di creare sia la positività che la negatività e ancora in uno stato di inconscio; l'empatia è il secondo driver, che ha la capacità di direzionare l'energia; questi due driver generano il terzo, l'esistenza Alla base della comunicazione c'è quindi un rapporto energetico tra ENERGIA che ha la capacità di creare movimento ma è ancora potenzialità, EMPATIA ed ESISTENZA.
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