Un argomento che mi ha interessato particolarmente nella storia del design è stato il Design Scandinavo poiché è particolarmente legato alla natura. Con questo testo vorrei fornire una breve visione generale di quelli che furono i motivi che portarono allo sviluppo del Design Scandinavo, sottolineando il ruolo importante che ebbe la natura, la quale influenzò non poco il modo di lavorare dei designer portando alla nascita dell' ”Organic Design”.
La Scandinavia si differenzia dal resto dell'Europa per una propria identità culturale. Gli stati che la compongono (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia anche se geograficamente soltanto le ultime due compongono la penisola scandinava) condividono radici storiche, culturali, linguistiche e religiose comuni.
Questi Stati hanno da sempre imposto all'uomo una costante lotta per adattarsi alle dure condizioni climatiche che là vi si trovano. Per la comune necessità di proteggersi in un ambiente estremo, vasto e freddo si è creata un' attiva vita sociale. Più che in ogni altra parte del mondo i designer scandinavi hanno sviluppato un approccio democratico al design che cerca un ideale sociale e un aumento della qualità della vita attraverso prodotti e tecnologie appropriate e prezzi accessibili.
Questa difesa comune ha portato una particolare attenzione alla qualità degli spazi interni dove si è sempre cercato di realizzare luoghi ospitali sia nelle abitazioni private che negli spazi pubblici.
Il clima rigido, che in alcune zone vede nove mesi di buio durante l'inverno, e l'estate inondata di sole, hanno influenzato la disposizione degli spazi interni, caratterizzati da ordine, essenzialità, funzionalità e uso di materiali caldi e organici.
Nasce quindi, intorno al 1920, rientrando nel
Movimento Moderno, il Design Scandinavo.
Nel periodo fra le due Guerre i designer di tutta l'Europa manifestavano un desiderio condiviso di modernità e innovazione nel design, con la necessità di porre il processo creativo della progettazione in relazione alle emergenti tecnologie industriali. I designer scandinavi ne sviluppano uno stile esemplare nonostante le loro particolarità. I principali fattori della loro diversità possono considerarsi: il non aver assunto come referente la “macchina”; la mancata frattura tra artigianato e industria; la volontà di non smentire la propria tradizione ma piuttosto di continuarla; l'uso prevalente di alcuni materiali, in particolare del legno; l'aver rivendicato al design degli oggetti domestici un posto nel disegno industriale; l'aver assunto come referente principale dei loro progetti la natura.
Il concetto di Design Scandinavo viene però popolarizzato a partire dagli anni '50 attraverso l'esposizione “Design in Scandinavia” presentata tra il 1954 e il 1957 negli USA e in Canada.
Il design scandinavo si concentra sulla realizzazione di un oggetto o mobile singolo che, finché accostato ad altri concepiti nello stesso spirito organico, si inserisce nell'ambiente diventando armonica parte di un tutto; ciò non funziona quando questo è accostato ad un pezzo estraneo. Gli oggetti nordici sono accomunati da una forte caratterizzazione organica che non rende possibile un'armonia con i meccanici prodotti esteri. Non è interesse di questo design realizzare oggetti icona, seriali, ma piuttosto di creare oggetti pensati in relazione all'ambiente in cui questi devono essere collocati, importante è creare un'armonia tra uomo, oggetto e ambiente.
Il design nordico ambisce a raggiungere un equilibrio tra forma, funzione, colore, consistenza, robustezza e costi.
Alvar Aalto,
Tapio Wirkkala e
Hans J.Wegner sono solo alcuni dei designer che hanno trovato nella natura un'inesauribile fonte di ispirazione. Semplicità, linee definite, unità tra forma e funzione si fondano con la passione per lo studio delle forme organiche. Lo stretto rapporto con la natura e la praticità rappresentano un tratto comune del design scandinavo; ciò nonostante, sia il design che l'architettura presentano caratteristiche marcatamente variabili a seconda della nazione.
Il legno è il materiale per eccellenza del design scandinavo poiché è una della poche materie prime disponibili in loco. Il suo impiego frequente non è dovuto soltanto alla sua facile reperibilità ma anche alle sue proprietà, in particolare quelle isolanti.
Il legno venne utilizzato da tutti e in vari modi. Inizialmente non esistevano particolari innovazioni, i modelli infatti si fondavano sulla tornitura e sui sistemi di curvatura del legno. Con l'introduzione di sostegni metallici si vide un avvicinamento verso l'industria. Ma solo con lo studio di Alvar Aalto, prima sulla curvatura del legno utilizzando l'umidità naturale del legno di betulla finlandese e poi sul compensato, si raggiunge la vera espressione del design scandinavo. Queste sue ricerche gli permisero di trovare la soluzione al problema dell'incontro tra piani verticali e orizzontali creando una struttura unica. Per la prima volta si possono osservare sedie dalle curve morbide ed armoniose da contrapporre al rigoroso formalismo dell'
International Style. Non si tratta di una differenza legata solamente alle forme e ai materiali utilizzati, ma nell'approccio dedicato al progetto: un rapporto olistico meno legato alla spiritualità ma maggiormente al rapporto emotivo che si crea con l’utente stesso. Anche il vetro e la ceramica sono due materiali molto usati dai designer scandinavi.
Alvar Aalto, designer finlandese, credeva fortemente in un design “umanistico”: rifiutò materiali artificiali, che secondo lui non si accordavano con la condizione umana. Fu tra i fondatori dell' Organic Design e le sue idee ebbero grandi influenze sui designer del dopoguerra come Charles Eames. Aalto credeva inoltre che il design dovesse rivolgersi soprattutto ai bisogni psicologici dell'uomo e ciò si poteva ottenere tramite l'uso di materiali naturali. Alvar Aalto fu un designer versatile che si dedicò a vari campi. Egli è conosciuto anche per le sue lampade, per il suo design su vetro; il suo lavoro più famoso con questo materiale è il vaso Aalto, un’icona del design finlandese. Egli non volle indicare quale uso fare di questo oggetto in vetro, ma volle che fossero le persone stesse a deciderlo e forse questo è il segreto che ha permesso alla collezione Aalto di rimanere sempre moderna e fresca.
“Un design (una composizione, un’opera d’architettura,
una sedia, un mobile) può essere definito organico
se vi è in esso un’armonica organizzazione
delle parti nel tutto, secondo la struttura, il materiale
e l’uso. Entro questa definizione non c’è posto per vani ornamentali
e superfluità. La parte della bellezza vi è perciò non meno
grande, nella scelta ideale del materiale, nella finezza visuale e nella
razionale eleganza delle cose che servono l’uso.”
Così si leggeva nel catalogo newyorkese della mostra Organic Design
realizzata al MOMA nel 1941.
Tapio Wirkkala è uno dei designer scandinavi più versatile e più a contatto con la natura. I materiali più importanti da lui utilizzati furono il legno e il vetro di cui non smise mai di esplorare le possibilità che offrivano. Lavora inoltre con ceramiche, metalli, luce, gioielli, grafica. Designer e artista finlandese, autodidatta, che poteva passare senza problemi da un materiale all'altro come da un oggetto all'altro. Era incuriosito dai materiali del posto, dalla natura; cercava infatti di imprimere in ogni suo lavoro il richiamo a questa.
Fondamentale è il rapporto tra forma e funzione: l'oggetto ha una forma, un'identità e questa è collegata ad una funzione precisa.
Importante per il design scandinavo fu anche lo studio sulla luce che doveva rendere migliore la vita quotidiana. Scopo principale dei designer che se ne occuparono fu quello di rendere l'ambiente interno il più possibile similare a quello esterno, in modo tale da creare un atmosfera naturale anche all'interno delle abitazioni soprattutto nei periodi invernali.
Hans J. Wegner, designer danese è tra i maggiori rappresentanti dell'organicismo riuscendo ad unire eleganza, forme organiche e funzionalità. Il suo amore per i materiali naturali e la sua profonda conoscenza della necessità di mobili funzionali otre che belli resero il design di Wegner popolare su scala internazionale.
Un collegamento con il design scandinavo lo possiamo trovare in altri diversi momenti della storia del design. Basti pensare all'
Art Nouveau nella quale è presente un richiamo alla natura che però ha uno scopo decorativo concretizzato attraverso la scelta delle forme utilizzate quali fiori, piante e facendo emergere il lato emotivo, più irrazionale dell'uomo.
Ma anche nell'architettura americana di
Frank Lloyd Wright si vede un vero e proprio approccio alla natura. L'architettura di Wright ha come idea trainante il rifiuto della mera ricerca estetica o il semplice gusto superficiale. La progettazione architettonica deve creare un’armonia tra l’uomo e la natura, costruire un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito ed ambiente naturale, attraverso l’integrazione dei vari elementi inseriti dall'uomo e quelli naturali del sito. Tutto diventano parte di un unico interconnesso organismo spazio – architettonico.
Nel 1941 viene indetto al MOMA di NY la mostra “Organic Design in home furnishing” alla quale
Charles Eames e
Eero Saarinen parteciparono congiuntamente e presentarono l' “Organic Chair”, oggetto rivoluzionario per l'avanzata tecnologia impiegata nella costruzione utilizzando il compensato sagomato in un singolo composto ma anche per il concetto di supporto e contatto continuo espresso attraverso forme organiche rispondenti a criteri ergonomici. L’influenza di Charles & Ray Eames sul design degli anni ’50 fu enorme: forme scolpite ed organiche, nuovi materiali e tecniche produttive, un approccio rivoluzionario. Gli Eames hanno dimostrato come il design moderno possa concorrere a migliorare la qualità della vita, la conoscenza e la comprensione tra i popoli.
Questi diversi esempi mostrano come durante il tempo si siano sviluppati e come siano cambiati i concetti e i modi di pensare, come il designer dal semplice gusto estetico arrivi a ragionare sullo stato d'animo dell'utente, incentrando il proprio studio sul benessere e sul miglioramento della vita quotidiana. Insieme hanno posto i canoni del progetto organico: un design creativo e interpretativo dei bisogni più significativi dell'uomo nello spazio e nel tempo ed in contatto con la natura.